VFO / ESA-PEKKA SALONEN
Programma spettacolare per l’apertura di questa 33ª edizione con la gigantesca Sinfonia Turangalîla composta da Messiaen e creata da Leonard Bernstein nel 1949. Vera e propria sinfonia concertante con i solisti Lucas Debargue al pianoforte e Cécile Lartigau alle ondes Martenot, sarà diretta da Esa-Pekka Salonen, probabilmente il più grande direttore d’orchestra attuale per la musica del XX secolo, che farà il suo attesissimo ritorno a Verbier quest’estate.
In apertura, il grande finale del Crepuscolo degli Dei di Wagner interpretato dalla mezzosoprano americana Michele de Young.
Programma
RICHARD WAGNER (1813-1883)
Chant final du Crépuscule des dieux (Götterdämmerung)
Intervallo
OLIVIER MESSIAEN (1908-1992)
Turangalîla-Symphonie
Cast
- Verbier Festival Orchestra Direzione
- Esa-Pekka Salonen Direzione
- Michelle DeYoung mezzo-soprano
- Cécile Lartigau onde Martenot
A due, cumulano cinque Grammy Awards: Michelle de Young ed Esa-Pekka Salonen si uniscono, per un programma dedicato a Wagner e Messiaen, a Lucas Debargue e Cécile Lartigau, che ha registrato con Yuja Wang per Deutsche Grammophon.
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Messiaen e Wagner hanno entrambi impiegato orchestre sontuose e strumenti inediti (Onde Martenot per il primo, Tuba Wagner per il secondo) per esprimere l’anima umana in ogni sua sfumatura. La Turangalîla-Symphonie, il cui titolo deriva direttamente dal sanscrito ed evoca le idee di amore, gioia, vita e morte, è peraltro la parte centrale di un trittico dedicato a Tristano e Isotta. Un modo per connettere i sentimenti e le liturgie più distanti in un immenso fuoco di gioia orchestrale, il cui sviluppo musicale è caratterizzato dalla presenza di numerose percussioni, tra cui celesta e vibrafono, e soprattutto delle Onde Martenot, che dialogano con un pianoforte virtuoso ai confini dell’ignoto, magnificamente interpretato da Lucas Debargue. In precedenza, l’eccezionale Michelle de Young avrà interpretato il grande finale de Il crepuscolo degli Dei, in cui i quattro elementi si fondono come altrettanti leitmotiv, alla confluenza di tutte le estetiche: gigantismo orchestrale, lirismo operistico e impressionismo nascente.