RENCONTRES INÉDITES VII
La promessa di un’esplorazione perfetta del romanticismo tedesco con uno dei suoi più geniali creatori, Robert Schumann, interpretata da artisti eccezionali riuniti attorno al pianista Minsoo Sohn, una delle rivelazioni del Verbier Festival 2025.
Programma
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Trio per pianoforte e archi N. 2 in fa maggiore op. 80
(Sohn, Kang, Ferrández)
Intervallo
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op. 47
(Sohn, Waarts, Ridout, Maintz)
Cast
- Clara-Jumi Kang violino
- Stephen Waarts violino
- Timothy Ridout viola
- Pablo Ferrández violoncello
- Jens-Peter Maintz violoncello
- Minsoo Sohn piano
Lontano dalla consueta malinconia di Schumann, il Secondo Trio mostra una freschezza tutta mozartiana. Ne sono testimonianza il terzo movimento in forma di Valzer, o l’atmosfera di quiete che regna sul primo. Il riferimento al classicismo si esprime anche nel materiale tematico, relativamente parco e che gioca su procedimenti retorici di imitazione.
La melodia del suo movimento lento ha portato alle stelle il Quartetto con Pianoforte dello stesso Schumann. Va detto che questa si basa su due dei procedimenti più commoventi della scrittura musicale: la marcia discendente e l’intervallo di settima, dolce dissonanza evitata e poi ripetuta prima di approdare a un delicato cromatismo. Questo capolavoro non deve far dimenticare le altre meraviglie di cui abbonda questo singolare Quartetto : l’ingegnoso corale iniziale o la marcia scatenata del Finale. Tante prodezze di scrittura che sapranno magnificare l’esperienza di Minsoo Sohn, il lirismo di Jens-Peter Maintz, o ancora l’intelligenza espressiva di Stephen Waarts.