VFO / VASILY PETRENKO / ALEXANDRE KANTOROW
Per chiudere l’edizione 2026, un concerto in forma di apoteosi fiabesca: il Concerto che valse ad Alexandre Kantorow il Primo Premio al Concorso Čajkovskij, seguito dalla Suite del più amato balletto russo del XX secolo, Romeo e Giulietta, diretta da Vassily Petrenko, uno dei massimi specialisti di Čajkovskij.
Programma
ALEXEY SHOR (1970-)
Suite da Crystal Palace
PIOTR ILYITCH TCHAÏKOVSKI (1840-1893)
Concerto per pianoforte e orchestra N. 2 in sol maggiore op. 44
Intervallo
SERGUEÏ PROKOFIEV (1891-1953)
Roméo et Juliette, estratti dalle Suite N. 1 e 2 op. 64
Kantorow plays Rachmaninov: Rhapsody On A Theme Of Paganini, Op.43
Roméo et Juliette rischiò di non vedere mai la luce. Rifiutato dalle due grandi istituzioni dei balletti russi (il Bolshoi che giudicava l’opera non ballabile, e il Mariinsky che ne rifiutò l’argomento), ha goduto da allora di una vera rinascita grazie alle tre Suite che il compositore ne ha tratto, nonché dalla varietà delle coreografie (dall’originale di Lavrovsky a quella, francese, di Nureyev) che oggi rendono giustizia all’inventiva ritmica e al genio melodico della partitura.
Ben diverso è il destino del Secondo Concerto di Tchaïkovski: inizialmente promesso a un grande successo, l’accoglienza fu infine mitigata e il Concerto non riuscì mai a emergere dall’ombra del primo. Va detto che le sue dimensioni sinfoniche e la complessità dei suoi sviluppi hanno scoraggiato più di un pianista. Di coraggio, ce n’è voluto ad Alexandre Kantorow per difendere quest’opera di fronte alla giuria del concorso dedicato al compositore. Ma il successo fu senza pari, proiettando il giovane pianista su tutti i più grandi palcoscenici internazionali.